Adho Mukha Śvānāsana: il cane che si stira con la testa in giú

LA POSIZIONE

Adho significa avere la faccia rivolta verso il basso mentre śvāna significa cane.

Il nome di questa posizione ha origine proprio dall’immagine a cui rimanda il corpo nell’esecuzione: ricorda un cane che si stira abbassando la testa, allungando le zampe anteriori e portando quelle posteriori in alto.

Il cane che si stira del grande maestro B.S.K. Iyengar.

La posizione, nella sua versione completa, prevede di avere sia la testa che i talloni a terra, ma come diciamo sempre, lo yoga é una pratica estremamente democratica, il che rende quasi ogni posizione adatta a tutti, semplicemente osservando alcuni piccoli accorgimenti (o alleggerimenti).

I BENEFICI E LE ATTENZIONI

Il cane che si stira allevia la stanchezza, toglie la fatica e ridona l’energia perduta. E’ molto adatto a chi pratica la corsa per aiutare la velocitá e l’agilitá delle gambe. Rende le caviglie e le gambe robuste. Aiuta molto ad alleviare i dolori a carico della schiena, togliendo rigidezza dalle scapole e attenuando l’artrite delle giunture delle spalle. I muscoli dell’addome sono rinvigoriti e tesi verso la colonna vertebrale. Il diaframma viene sollevato nella cavitá toracica e si distende, i battiti del cuore diminuiscono. E’ una posizione semi-capovolta e quindi rinvigorente per il cervello e per le sue cellule.

E’ necessario prestare attenzione a questa posizione in caso di ipertensione, patologie della colonna vertebrale come ad esempio ernia del disco. Chi ha infezioni alle orecchie in corso dovrebbe astenersi dal praticare questa posizione.
Anche durante la gravidanza é necessario prestare particolare attenzione, in generale a tutte le posizioni capovolte e semi-capovolte.
L’ANATOMIA

Il cane che si stira in giú é una delle posizioni piú complete e posturali nello yoga, dal momento che lavora su tutta la linea superficiale posteriore (LSP) del corpo.

Muscolatura attiva nella posizione. Fonte: Yoga terapeutico di Ray Long – OM Edizioni –

Braccia e spalle

tricipiti allungano i gomiti; i deltoidi anteriori sollevano le spalle e le braccia sopra la testa; l’infraspinato e il piccolo rotondo ruotano le spalle verso l’esterno; i romboidi e il trapezio mediano portano le scapole verso la linea mediana; il trapezio basso allontana le spalle dal collo.

Tronco

Il sacrospinale arcua leggermente la schiena; il quadrato dei lombi si combina con lo psoas per arcuare leggermente la parte lombare della schiena; gli addominali si contraggono leggermente per portare gli organi interni all’interno e flettere il tronco.

Bacino e gambe

Lo psoas, il pettineo, il sartorio e il retto femorale lavorano insieme per ruotare le anche e il tronco; i quadricipiti tendono le ginocchia, allungando gli ischiocrurali, il gastrocnemio e il soleo; il tensore della fascia lata aiuta a tendere le ginocchia e, in combinazione con la parte anteriore del gluteo medio, ruota le cosce verso l’interno; il tibiale anteriore e l’estensore degli alluci portano la parte superiore del piede verso l’alto, causando la pressione delle caviglie sul pavimento, stabilizzando la posizione.

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